Vorrei chiedere ai miei amici del PD che erano stati così critici con le Parlamentarie del Movimento a Cinque Stelle se mi fanno capire meglio come funzionano queste primarie del Pd.
Avevano detto che le Parlamentarie erano poco democratiche perché riservate ad una ristrettissima cerchia: quella degli iscritti certificati al Movimento a Cinque Stelle.
Vale la pena di ricordare che il Movimento a Cinque Stelle è stato il primo “partito” a gestire in modo democratico la legge elettorale più anti-democratica che sia mai stata fatta in Italia.
Tutti i partiti italiani, fino ad oggi, hanno nominato i parlamentari lasciando che fossero i vertici a decidere le liste bloccate. Il Movimento a Cinque Stelle è stato il primo, in Italia che ha affidato la compilazione delle liste non ai segretari, ma a primarie democratiche: tutti gli iscritti potevano candidarsi, tutti gli iscritti potevano votare. I risultati delle votazioni hanno determinato le liste e il loro ordine: i capilista sono quelli che hanno preso più voti, e così via…
Adesso, invece, vorrei capire come le fate voi, le primarie: da quanto ho capito Bersani sceglie i capilista e si tiene almeno 3 posti a circoscrizione per farci quello che gli pare, quindi gli eletti sicuri in Parlamento, tanto per cambiare, vengono scelti dai vertici del partito e le primarie servono solo ad assegnare i posti più sfigati.
E chi si può candidare, per spartirsi questi posti? Tutti gli iscritti come nelle parlamentarie del Movimento a Cinque Stelle? Manco per sogno: anche i candidati alle primarie li sceglie il partito e indovinate un po’ quanti sono a contendersi i 13 posti rimasti disponibili? 13! Quindi le primarie non servono a decidere chi si candiderà in parlamento, ma solo come si piazzerà nella lista già decisa dal Partito.
Ma sono strano io o queste pseudo primarie sono l’ennesima presa per il culo del partito pseudodemocratico?
A questo punto preferisco Berlusconi. E’ più onesto: almeno lui l’ha detto: “C’avevate creduto? Maddai, stavo scherzando”. Questi invece pretendo pure di essere democratici davvero…