INDIANA JONES

Post inedito scritto il 25 giugno 2007
 
 
 
 
Sono iniziate. Non si è ben capito ancora quando, forse oggi forse l’altro ieri, ma le riprese di Indiana Jones 4 sono cominciate. E questa è la cosa più importante.
 
Scusate, ma io di Indiana Jones sono proprio un fan totale, e questo film lo aspettavo da almeno dieci anni.
 
Sì, perché credo più atteso di questo (in generale dal mondo del cinema e in particolare da me) forse è stato solo Spider-Man, annunciato vagamente nel 1989, ufficialmente nel 1992 e poi uscito nel 2002.
 
Beh, di Indiana Jones 4 non so da quanto tempo se ne parli ufficialmente. Sicuramente dopo L’ultima crociata Ford, Lucas e Spielberg dissero che non ci sarebbero state altre avventure. E questa rimase la linea per una decina di anni. Tanto che né Spielberg né Ford furono coinvolti nelle Avventure del giovane Indiana Jones prodotte da Lucas tra il 1992 e il 1995 (e nelle quali, tuttavia, Ford fa una breve apparizione, nel ruolo di un Indy cinquantenne).
 
Ad un certo punto, però – e non so dirvi a quando risalga esattamente – ad un certo punto il trio disse sì. E penso sia stato verso il 1999-2000.
Da allora, più o meno, si è cominciato a parlare di Indiana Jones 4 come di un progetto da realizzare veramente, mentre dal 2002 la produzione viene dichiarata in partenza.
 
Sono passati cinque anni: il film doveva uscire prima nel 2005, poi nel 2007. Ma o per problemi di sceneggiatura, o per impegni del trio, le riprese sono sempre state rimandate.
 
Ora, finalmente, la notizia del primo ciak. E abbiamo anche la prima foto di scena con Harrison Ford nel ruolo dell’archeologo più celebre della storia del cinema. E’ stata annunciata anche la data di uscita: 22 maggio 2008.
 
IO & INDIANA
 
I predatori dell’arca perduta è stato il primo film che ho visto al cinema. Al mare, con mamma e papa, zia Maria e zio Bruno. Avevo cinque anni. Il ricordo è molto vago; non avevo capito bene neanche quale fosse quest’arca perduta (per me a quei tempi l’arca era solo quella di noè) e il nome del protagonista non lo ricollegai subito quando uscì “Il tempio maledetto”. Tantomeno, quando dopo aver visto “E.T.” – Spielberg divenne il mio regista preferito, lo ricollegai a quel primo film.
 
Quando quattro anni dopo uscì “Il tempio maledetto” (lo vidi all’arena estiva allestita all’Anfiteatro Fausto, lo vidi ancora con zia Maria e zio Bruno, che nel frattempo si erano sposati) avevo otto anni e mi inventai, per l’occasione, il personaggio di Indiana Arnold.
 
Indiana Arnold era un mio alter ego e protagonista di due albi a fumetti” da me stesso disegnati: Leonardo e Leonora e Indiana Arnold & Arnold Gions, entrambi con molti spunti autobiografici.
 
Quando uscì Indiana Jones e l’ultima crociata avevo quattordici anni. Lo vidi al cinema Fiamma (ancora con i due zii!) e avevo un giornalino umoristico chiamato GFC.
 
Per l’occasione riesumai Indiana Arnold e ne feci il protagonista di una serie di racconti parodia di Indiana Jones che in (minima) parte si ispiravano ai fumetti originali e in (massima) parte omaggiavano i film della trilogia.
 
Anche io, ovviamente, progettai una trilogia alternativa che doveva comprendere I predatori del baule perduto, Indiana Arnold e Arnold Jones e Indiana Arnold e l’ultima stronzata.
 
I predatori del baule perduto, parodia del primo film della saga, uscì su GFC tra il novembre e il dicembre del 1989. Raccontava la storia di tre adolescenti (miei coetanei) ambientata però nel 1982; subito dopo l’uscita, quindi, dell’Arca perduta. Solo i nomi dei personaggi erano invece ispirati a “Leonardo e Leonora”.
 
Indiana Arnold e Arnold Jones fu pubblicato su GFC nell’estate del 1990.
La trama era esattamente un incrocio tra il mio vecchio fumetto e “Il tempio maledetto”. In seguito uscì – sempre su GFC – una sintesi del racconto con il nome di Indiana Arnold e il tempio malridotto.
Molti riferimenti traevano invece ispirazione direttamente da L’ultima crociata. Il racconto era ambientato ad Encino (città dove viveva allora Michael Jackson) nel 1984, anno di uscita del Tempio maledetto e di nascita di Indiana Arnold.
 
Indiana Arnold e Mirko Tarko fu un racconto “imprevisto” e improvvisato. Non compreso nella trilogia programmata, doveva in realtà essere un prologo de “L’ultima stronzata”.
Mirko Tarko era il protagonista di due racconti pubblicati su GFC (Mirko Tarko e la chitarra di Edoardo Bennato e Mirko Tarko e il compagno di scuola di Antonello Venditti). Si trattava di un ladruncolo che – quasi casualmente – aveva fatto la sua comparsa anche in Indiana Arnold e Arnold Jones rubando la penna preferita di Indiana Arnold.
In questo racconto Indy doveva recuperare la famosa penna (citata già nel Baule perduto) facendo il verso al prologo dell’Ultima crociata.
In realtà, “a sorpresa” (nel senso che non lo avevo deciso nemmeno io quando avevo cominciato a scrivere) il racconto diventa molto più lungo e alla fine Indy ne esce sconfitto.
L’anno in cui è ambientato il racconto è il 1987.
 
Indiana Arnold e l’ultima stronzata
“Gran finale” della trilogia (divenuta nel frattempo una tetralogia). E una parodia abbastanza fedele dell’Ultima crociata con tanto di padre di Indiana come comprimario e amante condivisa. Viene pubblicato in tre puntate tra la primavera e l’estate del 1994.
Nel prologo del racconto Indy recupera finalmente la penna rubata dall’eterno nemico Mirko Tarko.
Il racconto è ambientato nel 1989, con un Indiana ormai ventunenne (quando scrivo io ne ho invece 19). Il racconto chiude il cerchio essendo ambientato nell’anno di pubblicazione del primo racconto.
Il personaggio di Indiana Arnold accompagna tutta la storia di GFC, che – nato nel gennaio del 1989 – cesserà le pubblicazioni alla fine del ‘94.
 
Indiana Arnold – il film
Nel frattempo, nel 1992, sono iniziate sulla Rai le trasmissioni del telefilm Le avventure del giovane Indiana Jones con Sean Patrick Flannery, che proseguiranno – con alterne vicende – fino al 1996.
 
Per l’occasione Indiana Arnold, prima fumetto e poi racconto, diventa anch’egli un film. Scritto, diretto e interpretato dal sottoscritto, con Walter Massaro nei panni di Mirko Tarko.
 
Le riprese iniziano nell’estate del 1992 e si concludono nell’estate del 1995. Il film, di fatto, vedrà la luce solo nel 1999, inserito all’interno del megafilm/metafilm “The Shit”.
 
La storia di “Indiana Arnold” riprende la trama dei quattro racconti. Il prologo (con Indiana Arnold che esce dagli Scout deluso dall’Agesci) è tratto da Indiana Arnold contro Mirko Tarko, e della lotta con l’eterno nemico è ripreso anche l’episodio contenuto in Indiana Arnold e l’ultima stronzata. La trama generale del film si ispira invece a I predatori del baule perduto.
Totalmente assenti, invece, riferimenti a Arnold Jones.
 
INDIANA ARNOLD E IL CASTELLO DI GREYSKULL
 
Tra videogiochi, romanzi e fumetti sono tante le avventure ulteriori di Indiana Jones. Io personalmente comprai e lessi Il destino di Atlantide che, comunque, non mi emozionò troppo.
 
Ad ogni modo io mi sono sempre detto che se si fosse fatto il quarto capitolo di Indiana Jones anche io avrei fatto il mio nuovo capitolo. Un titolo già ce l’ho, e ce l’ho da allora: Indiana Arnold e il castello di Greyskull. E chi da bambino giocava con i Masters può già capire quale potrebbe essere la trama. Che, comunque, non potrebbe non trarre ispirazione anche dal nuovo film.
 
Il castello di Greyskull sta lì ad aspettare. Io non ho perso abbastanza dimestichezza con le stronzate per aver paura di confrontarmi ancora con questa mia creatura che ormai ha più di vent’anni (cioè due terzi della mia vita!).
 
Non so nemmeno se Greyskull sarebbe ambientato ai giorni nostri, con un Indy ormai quarantenne, oppure rispettare le distanze temporali come fa il film e quindi ambientare questo nel 2003 (anno, peraltro, in cui è partita la lavorazione di Indy 4).
 
Staremo a vedere!

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