IL LAVORO DELL'ATTRICE SUL PRODUTTORE

Non è mica vero che per recitare al cinema e in televisione bisogna andare al letto con il produttore. Qualche volta bisogna andare a letto con il regista.

Non è un collage di luoghi comuni, ma uno spietato e sincero ritratto del mondo dello spettacolo, Il lavoro dell’attrice sul produttore, il testo che vede debuttare come autore l’attore e regista ternano Riccardo Leonelli.

Presentato in anteprima assoluta al festival di Asti (dove ha affiancato i lavori di artisti come Mariano Rigillo, Antonio Rezza e Lello Arena), lo spettacolo – diretto dallo stesso Leonelli – è interpretato da Francesco Branchetti e Veronica Gentili, che vestono istrionicamente i panni di sei diverse coppie attrice-produttore completamente diverse l’una dall’altra: lei è, di volta in volta, l’ingenua alle prime armi, l’oca velina, l’intellettuale femminista, l’intraprendente e determinata, la cinica e spregiudicata, la straniera algida e professionale; lui il laido seduttore, il coatto cocainomane, l’idealista frustrato, l'omosessuale disinteressato, il professionista integerrimo. Sei quadri che sembrano usciti direttamente dalle intercettazioni telefoniche del direttore di Rai Fiction ma che attingono, in realtà, all’esperienza dello stesso Leonelli: “Stanislavskij scrisse Il lavoro dell’attore sul personaggioe Il lavoro dell’attore su se stesso  per insegnare agli attori un metodo per lavorare nelle migliori condizioni. Io ho scritto Il lavoro dell’attrice sul produttore per raccontare alla gente comune che cosa gli attori sono costretti a fare per poter lavorare”.

Diplomato all’Accademia d’arte drammatica Leonelli ha lavorato con Luca Ronconi, Franco Branciaroli, Michele Placido e Krzysztof Zanussi e diretto e interpretato Ecce Sketch , Sull’amore e nient’altroGl’innamorati ‘50 e il fresco di debutto Francesco giullare di Assisi.

Francesco Branchetti, vincitore del premio Vallecorsi 2010, ha diretto numerosi spettacoli teatrali mentre come attore ha partecipato, tra l’altro, a Cronache del terzo millennio, Elisa di Rivombrosa e Incantesimo.

Diplomata anch’essa all’Accademia, Veronica Gentili ha all’attivo tre regie teatrali e numerose interpretazioni al cinema e in televisione, tra cui Ombre rosse di Citto Maselli, Romanzo Criminale, Provaci ancora prof e Don Matteo. E con la sua straordinaria performance ci lascia l’agrodolce consapevolezza che ogni tanto, da qualche parte, il talento e la meritocrazia sono ancora capaci di trionfare.

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(da Il Giornale dell'Umbria del 7 luglio 2010)

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