Cantamaggio 2006: vince il Vascello Actl-Galilei-Ferriera

L’unione fa la forza. Mai motto fu più appropriato: a vincere l’edizione 2006 del Cantamaggio, infatti, è stato il carro allegorico realizzato dalla cooperativa Actl insieme al Liceo Galilei e alla circoscrizione Ferriera. Tre gruppi maggiaioli che avevano partecipato separatamente negli anni passati ottenendo anche lusinghieri risultati, e che sono stati i grandi protagonisti di un’edizione del Cantamaggio che ha visto grandi assenti (i gruppi storici di Cesi e del Clt) e ma anche significative novità, come i due gruppi della comunità indiana e del coordinamento Precari che, se si sono dovuti accontentare (per ragioni di carattere esclusivamente tecnico) di partecipare fuori concorso, hanno senza dubbio portato una grande ventata di freschezza alla tradizione.

Tra i gruppi storici del kermesse ternana, quello della  Ferriera – partecipando come circoscrizione o come centro sociale – aveva già vinto l’edizione del 2004 e aveva ottenuto un secondo posto l’anno scorso e nel 1999. Tra i “nuovi acquisti” del Cantamaggio, invece, Liceo Galilei e cooperativa sociale Actl avevano debuttato – separatamente – nel 2001, mentre a partire dal 2002 si erano uniti in un unico gruppo classificandosi due volte al terzo posto: nel 2003 e nel 2005, proprio dietro al carro della Ferriera.

E in un’edizione con il minimo storico dei carri in concorso (appena 5) era quantomeno pronosticabile la vittoria di un “super-carro” come quello di Actl-Galilei-Ferriera, che rappresenta un vascello che avanza nell’universo tra mille difficoltà e la Primavera che su un destriero avanza verso la pace. Un carro dalla forte valenza anche sociale, visto che la sua lavorazione ha visto insieme gli studenti del liceo scientifico ternano insieme agli anziani dei centri diurni nell’Asl e  gli utenti delle comunità psichiatriche gestite dall’Actl. E se l’integrazione è da sempre la parola d’ordine di tutte le attività della cooperativa sociale presieduta da Sandro Corsi (che tra le sue attività conta anche una polisportiva sociale e una squadra di calcio) l’incontro tra generazioni celebrato con i carri Actl-Galilei ha saputo andare, in questi anni, oltre il momento maggiaiolo per approdare in altri importanti progetti, come il recente “Note e antichi sapori” che ha visto gli anziani dei centri diurni insegnare ai ragazzi canzoni e ricette di un tempo.  Il “Vascello” ha ottenuto dalla giuria (composta da consiglieri dell’Ente Cantamaggio non coinvolti nella competizione di quest’anno) 308 punti, contro i 305 del carro di Arrone, secondo classificato, e i 293 del carro della Valdiserra, terzo classificato, e al quale è andato anche il premio del pubblico, che ha potuto votare il proprio carro preferito in tempo reale, telefonando ad un numero 899 e aggiornando – durante la stessa sfilata – i risultati sul grande schermo in piazza Tacito. Il carro della circoscrizione Valserra – “Schirzittu cosmicu” – che ha vinto con il 29,8% delle preferenze, rappresent aqun disco volante condotto da un alieno che distrugge con una micidiale arma il globo creando, in realtà, il rigenerarsi della natura. Al secondo posto della classifica popolare proprio il carro di Actl-Galilei-Ferriera (25,6% delle preferenze),  terzo posto –  v con il 25% dei consensi – per il carro di Polymer Sabbione Pallotta “L’amore che trionfa” (che inserisce nell’iconografia maggiaiola anche un insolito paesaggio marino con tanto di squali), quarto per Arrone (13% delle preferenze) con “Maggiu che pagliacciu” e  in coda il carro dell’Ipsia “Pertini”, con appena l’8,8% dei voti. Importante da sottolineare, sotto questo profilo, anche il versante solidale dell’operazione. Per ogni telefonata (a pagamento) 30 centesimi sono stati infatti devoluti alla sezione ternana dell’Aido.

Se la tradizione ternana si apre al mondo intero

C’è stato un momento, nella storia del Cantamaggio, in cui dalla partecipazione alla gara furono esclusi i gruppi maggiaioli del comprensorio, riservando il concorso ai soli gruppi ternani. Era la fine degli anni ‘50, il momento in cui la tradizione, da campestre e contadina che era nata stava diventando industriale ed operaia, e all’improvviso dalla manifestazione folkloristica furono esclusi gruppi storici come quello di Arrone. A cinquant’anni di distanza, per la prima volta, il Cantamaggio si apre al mondo con un carro allegorico realizzato dalla comunità indiana di Terni. Quest’anno il carro ha partecipato fuori concorso ma – spiega il presidente Capiato – solo perché il progetto è stato presentato in ritardo. Nulla impedirà, quindi, il prossimo anno, al Cantamaggio di aprirsi al mondo intero.

(da Il Giornale dell’Umbria del 3 maggio 2006)

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