TERNI è PERUGIA

Cento chilometri da Roma.

Quando un ternano deve spiegare a qualcuno dove si trova la sua città il parametro è sempre la capitale. Mai Perugia.

Che volete farci; è una questione storica. Anche da un punto di vista ecclesiastico, Terni non è sotto la metropolia di Perugia, ma sotto quella di Roma. E almeno la metà degli studenti universitari ternani preferiscono Roma al capoluogo.

E proprio una questione storica, culturale anche antropologica, se Terni e Perugia non si possono vedere: i perugini sono etruschi, i ternani romani. Siamo tutti umbri, ma anche i dialetti sono completamente diversi; d’altra parte passa proprio qui la linea che divide l’Italia del nord da quella del sud. I perugini sono nordici, noi meridionali.

Insomma, calcio a parte, è proprio una rivalità viscerale che ci separa.

Dunque Perugia c’ha tante cose: la storia, i papi, la cioccolata, adesso pure gli omicidi alla Twin Peaks. Noi a Terni, invece abbiamo poche cose. Tra queste c’è il cinema.

Da La vita è bella in poi, Terni è diventata un po’ una piccola città del cinema: tra gli studios di Papigno e le location esterne, sono sempre di più i registi che vengono a girare qui: tanto per citare i più recenti, La terza madre di Dario Argento e La sconosciuta di Tornatore.

La stessa sede regionale di Umbria Film Commission, è bene sottolinearlo, si trova a Terni, e non certo a Perugia.

Ebbene, in ormai dieci anni di onorata carriera di città del cinema, Terni ne ha interpretate, di città. Quasi mai, però, ha avuto il piacere di interpretare sé stessa. L’unica volta che l’ha fatto è stato con Acciaio di Luigi Pirandello, film  – uscito nel 1933 – non solo girato a Terni, ma ambientato e dedicato a Terni.

In tempi recenti, invece, Terni ha “interpretato” la Toscana  per Comencini e Benigni, la Germania per Visconti, la Polonia, come in Giovanni Paolo II. Molto più spesso  – sopratutto quando si è girato per le vie della città – le è stato invece affidato il ruolo di “città anonima”. Una città qualunque,come nella fiction L’amore oltre la vita, in Troppo belli e, ancora, ne La sconosciuta di Tornatore.

La città che senza dubbio Terni ha intepretato più spesso è Roma: anche perché il motivo per cui così spesso la nostra città ospita riprese cinematografiche è perché girare a Roma costa sempre di più ed è sempre più complicato. Così i registi ambientano i film nella capitale, ma poi della capitale reale utilizzano solo il luoghi più caratteristici (il Colosseo, piazza di Spagna, San Pietro), mentre per gli scorci meno riconoscibili scelgono sempre più spesso Terni.

Non solo Roma, comunque: in questi anni Terni si è trovata ad "interpretare" anche Torino e persino Reggio Calabria, in Gente di Mare 2!

Il più grande smacco, però, arriva oggi con Lezioni di cioccolato, interamente ambientato a Perugia, e in gran parte girato a Terni!

La cosa più paradossale e che ad interpretare scorci del centro storico di Perugia sono alcuni dei luoghi più caratterostoco del centro storico ternano, come piazza San Francesco e piazza Duomo.

Ebbene sì. Terni che interpreta Perugia!

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