MANCHESTER BY THE SEA

è un film raro. Lento, pacato, profondo, accompagnato unicamente da musica classica: la definirei meditazione cinematografica, perché in tempi di ritmi serratissimi, musica aggressiva, metraggio sempre più ridotto, scene d’azione che tendono a stordire lo spettatore, questo film lo costringe a riflettere, a colmare – come in un romanzo – con la sua fantasia le scene che il film non mostra, ma si limita ad evocare. Un capolavoro che ha meritato i due Oscar vinti (Migliore attore e miglior sceneggiatura) e che forse avrebbe meritato anche di più. Grazie al cineforum di Cospea, che mi ha permesso di recuperarlo!

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