L'INTERVISTA POSSIBILE

 

Sono interviste impossibili, quelle di Dario Vergassola. Perché la risposta non c’è mai, e perché la domanda – se è una donna ad essere intervistata – è inevitabilmente sempre la stessa: “Me la darebbe?”, vero e proprio tormentone finito in tutte le espressioni artistiche che il comico di La Spezia ha attraversato in più di quindici anni di carriera, dalla televisione al cinema, dalla letteratura (Me la darebbe? è il libro che raccoglie il meglio delle interviste) alla musica: Non me la danno mai, amara e scanzonata risposta all’eterna domanda, è infatti il titolo della sua più celebre canzone.

Proposte ogni domenica agli ospiti di Parla con me, il programma che Vegassola conduce tutte le domeniche insieme a Serena Dandini, le “interviste impossibili” approdano domani sera alle 21 al teatro sociale di Amelia nell’ambito della rassegna dedicata alla comicità.

“Io sono un operaio venuto dalla provincia – racconta il comico, per una volta dall’altra parte del microfono – che ha  avuto la possibilità di incontrare tutte le grandi super-belle del mondo della televisione.  Alcune, devo dire, hanno il cervello inversamente proporzionale alla tette, altre sono sveglie e interessanti, e alle mie domande rispondono a tono”.

Qualche esempio?

“Valeria Marini  è fuori sincrono con il mondo. Le ho detto: ‘Lei sa cantare, ballare e recitare. Perché ce l’ha tenuto nascosto fino a oggi?’. Beh, lei si è messa a spiegare i motivi! A Hellen Hidding invece ho detto: ‘lei è nordica, per me rappresenta l’Ikea. Se me la porto a casa me la posso anche imbullonare?’ e lei: ‘Certo non con la tua brugola’”.

Da dove nasce questo tipo di forma comica?

“Ha presente i bar di provincia, dove ci sono quegli stancacervelli che fanno le battute in continuazione? Ebbene, io sono uno di quelli. Presi in dose omoepatiche siamo simpatici ma dopo un po’ rompiamo anche le balle. Al bar dove gioco a biliardo io ce ne sono venti migliori di me; poi per i casi della vita hanno fatto sì che io che un giorno, con la mia 127, andassi a Milano a fare lo stupidotto allo Zelig”.

Una comicità, la tua, basata molto sull’autoironia.

“Preferisco fare battute pesanti su me stesso anzichè aggredire il pubblico. Quando dico che io sto alle donne come un diabetico sta alla meringata c’è già metà della gente che si riconosce, così come quando dico che sono talmente ipocondriaco che la prima volta che mi sono fatto una canna mi sono messo davanti al pronto soccorso”.

L’autorionia è anche una forma di difesa?

“Certo, è come Cyrano de Bergerac con il naso. Se mi dicono che sono basso io rispondo: perché non mi dici ‘mezzasega’ così ti rispondo ‘finiscimela’? Ma è anche una questione caratteriale. Poi noi liguri siamo un po’ strani: a La Spezia l’unica cosa aperta la sera è il bancomat, e noi siamo lì davanti al bancomat a dire stupidaggini. Facciamo virtù di depressione”.

La controbattuta più divertente che ti hanno fatto?

“Capita molto spesso, anche perché con Serena Dandini cerchiamo anche di dare molto spazio agli ospiti. Sono loro che devono uscirne bene: il gioco è farli divertire, non trattarli male. Penso a Prodi, per esempio: lui utilizzava le mie domande per umanizzare questa sorta di ‘Casta’ politica che ormai non sopporta più nessuno”.

C’è qualcuno che ha reagito male?

“Chi proprio non ha capito il gioco è stato Gianluca Grignani, che è arrivato in studio giù ombroso e maldisposto. Gli ho detto: ‘E’ vero che il rock è morto? E le è arrivato l’avviso di garanzia?’. Si è offeso!”.

Ti è capitato anche di intervistare altri comici. Memorabile la domanda a Enrico Lucci: "Lei è nato a Velletri. Parente di Fra Cazzo?"

“Sì, ma lì si rischia di creare un ping pong infinito, quindi con i comici spesso tendo a glissare”.

Quale è stato il momento più importante della tua carriera?

“Forse quando ho vinto il festival di San Scemo. E poi la prima volta che sono andato al Maurizio Costanzo Show: ho sentito che qualcosa stava cambiando”.

Chi ti fa ridere?

“Il Mago Forest. Secondo me è un comcio straordinario”.

Hai un sito web molto bello, come è entrato internet nel tuo lavoro?

“Sono un primitivo: ho mandato 2 e-mail in tutta la mia vita e coadiuvato da moglie e figli. Il sito l’ha fatto un ragazzo giovanissimo e io gli ho solo chiesto di farlo più semplice e carino possibile. Ho un indirizzo di posta elettronica, ma la legge mia moglie.
Quello di internet è un treno che ho perso”.

Recentemente ti sei schierato in una questione che riguarda l’ospedale della tua città. Quale crede che debba essere il ruolo del comico nei confronti della politica e dell’impegno civile?

“Più che dei comici si tratta della televisione, che ha un potere talmente forte che vale la pena di utilizzarlo per dire anche cose importanti, ad esempio sostenendo organizzazioni come Emergency e Medici senza frontiere. Ma io non credo che il comico debba avere una specificità politica; certo può aiutare a non dimenticare certe questioni, ma senza diventare un leader”.

Come hai visto il V-Day?

“Come una buona intercettazione di un disagio generale.  E’ importante che ci sia qualcuno che faccia da gran cassa. Il ruolo di Grillo è quello di alzare i polveroni, ma poi ci dovrebbe essere una classe politica in grado di mettere ordine in questo polverone”.

(da Il Giornale dell’Umbria di venerdì 30 novembre 2007) 
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3 commenti su “L'INTERVISTA POSSIBILE

  1. ARNALDOCASALI il said:

    E con questa mi manca solo Serena Dandini e poi ho completato il cast -presente e passato – di “Parla con me”, uno dei miei programmi televisivi preferiti. Anzi, uno dei pochi programmi televisivi che apprezzo veramente, insieme a “Report”, “Distretto di polizia”, “La storia siamo noi”, “I simpson” e “Le iene”.

    L’intervista a Dario Vergassola si aggiunge – nel mio archivio personale – a quelle a Valerio Mastrandrea, Ascanio Celestini, Neri Marcoré, Andrea Rivera e la Banda Osiris.

    Evito invece di elencare gli ospiti illustri, perché la lista sarebbe troppo lunga. Due però li voglio citare: Giovanni Allevi, perché è proprio sul programma della Dandini che l’ho conosciuto, prima di ospitarlo nel mio, e Fabio Volo, visto che questa volta, invece, è stato proprio Dario Vergassola a citare la mia intervista a Volo durante la sua.

    Concludo salutando affettuosamente – nel caso in cui un bel giorno si trovasse a passare da queste parti – Raffaella Fioretta, autrice del programma, che forse potrei anche avere l’ardire di considerare un’amica.

  2. ARNALDOCASALI il said:

    ADESSO VACANZE

    [..] Puntata apocrifa e inedita, mai andata in onda SPARLA CON ME Musica Banda Osiris: Dario Vergassola: Dario Vergassola: Adesso in onda" torna su Radio TNA martedì 26 agosto [..]

  3. ARNALDOCASALI il said:

    PUNTATA 170

    [..] Martedì 2 settembre 2008 (domenica 7 settembre) SPARLA CON ME Musica Banda Osiris: Dario Vergassola: Dario Vergassola: [..]

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