I DANNI DELL'URGANO KYRILL IN POLONIA

ZAMOSC (POLONIA) – Tetti divelti, alberi abbattuti, linee elettriche saltate, automobili schiacciate, tanta paura e migliaia di famiglie rimaste senza elettricita’.
E’ questo il bilancio del passaggio dell’uragano Kyrill a Zamosc, nell’estremo est della Polonia, dove il ciclone che ha infuriato la scorsa settimana nel nord Europa provocando 40 morti e’ arrivato proprio alla vigilia di una delle piu’ importanti manifestazioni culturali dell’anno: il Sacrofilm, kermesse cinematografica interreligiosa promossa da Krzysztof Zanussi e gemellata con il festival “Cielo e Terra” di Terni, che si chiude oggi dopo una settimana di eventi che hanno visto la partecipazione anche di una delegazione proveniente dall’Umbria.
I danni maggiori a Zamosc – che si trova nel distretto di Lublino, al confine con l’Ucraina, conta 70mila abitanti ed e’ una delle citta’ piu’ importanti della Polonia sotto il profilo artistico–architettonico – l’uragano li ha fatti in una scuola (nella foto) dove la palestra e’ stata letteralmente scoperchiata.
“L’uragano – spiega Janusz Kawalko, giornalista del Lubelski Kurier – ha portato via ventilatori che pesavano 150 chili e distrutto anche alcuni muri, tanto da costringere il direttore a sospendere le lezioni”.
Nel centro della citta’ – opera di un architetto italiano e dichiarato nel 1992 patrimonio dell’umanita’ dall’Unesco – il vento ha abbattutto alberi e rischiato di distruggere il monumento equestre a Jan Zamoyski, il generale che fondo’ Zamosc nel 1580.
Anche la chiesa di Santa Caterina ha rischiato di essere scoperchiata: un danno scongiurato solo dalla rapidita’ dei Vigili del Fuoco, che sono stati impegnati in piu’ di 30 interventi in tutta la provincia. Danni ingenti sono stati registrati infatti in molti paesi del territorio: a Kolonia Bortaticzy il ciclone ha distrutto una fattoria, a Tomasz Lubelski un negozio di alimentari e a Pielaki il tetto di una casa, mentre alberi abbattuti hanno schiacciato camion a Bilgoraj Nadrzeczu e a Jozefowie.
I danni maggiori, comunque, restano quelli alle linee elettriche. “L’uragano ha messo fuori uso 360 trasformatori – spiega Piotr Powaga, addetto stampa dell’Azienda elettrica di Zamosc – lasciando 20mila abitazioni senza corrente”.
A differenza di quanto avvenuto in altre zone della Polonia a Zamosc il ciclone non ha causato morti, ma ha lasciato dietro di se’ una coda di maltempo continuata anche questa settimana con raffiche di vento e tempeste di neve che hanno colpito anche Torun – la citta’ di Copernico – e Olsztyn, capoluogo del Mazur, e che si sono placate solo ieri, primo giorno di sole nel nord est della Polonia.

 
 
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