CONTINUIAMO COSI', FACCIAMOCI DEL MALE

Una Pasqua all’insegna della pace e del dialogo interreligioso, quella di quest’anno in Vaticano: papa Ratzinger in persona, durante la solenne veglia della notte, ha battezzato il giornalista arabo ex islamico più anti-islamico che c’è in Italia, uno dei più ambigui e al tempo stesso feroci sostenitori dello scontro di civiltà, il paladino di Israele nella stampa che conta (è vicedirettore del Corriere della sera), considerato rinnegato e traditore dai musulmani.

Dopo lo pseudo-messaggio di Bin Laden contro il papa, davvero un bel segnale di distensione.

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2 commenti su “CONTINUIAMO COSI', FACCIAMOCI DEL MALE

  1. anonimo il said:

    Arnaldo

    in realtà, leggendo alcuni degli scritti (soprattutto articoli, in verità) di Magdi Allam non mi pare di vederci alcuna ambiguità nè tantomeno ferocia. durezza, questo sì, sicuramente. e scarsa inclinazione al compromesso. però, per quel poco che lo conosco, mi è parsa una persona razionale e ponderatrice, più che non un fanatico accusatore dell’Islam; il fatto che sostenga che nell’Islam sia insita una radice di violenza, sono più incline a pensare che derivi dalla sua conoscenza dell'”argomento” che da un pregiudizio interessato. il fatto stesso che fino a poche settimane fa fosse musulmano è indice del fatto che un Islam moderato, anche secondo lui, esiste.

    Il fatto del battesimo credo vada giudicato a sè. la conversione è un evento molto personale, non voglio pensare che sia stato in qualche modo pilotato, o scelto per convenienza di qualche genere. sono probabilmente ingenuo, ma voglio credere che la conversione sia tale nel senso etimologico del termine, cioè che dica di una scelta radicale di volgere il cuore e tutta la propria persona verso Colui che si è riconosciuto, almeno in un istante, come la vera fonte della vita. In questo senso, trovo il gesto di Allam (e quindi, di riflesso, quello di Benedetto XVI) un segnale molto forte e positivo; la conversione a Cristo, per me, è sempre una Grazia.

    Senza contare che questa scelta ha sicuramente reso più difficile una situazione personale, quella di Allam, che già semplice non era.

    In conclusione, io non credo nel dialogo “politicamente corretto”, cioè io rinuncio ad un po’ di mio e tu rinunci ad un po’ del tuo, così magari ci incontriamo nel mezzo: meglio dire pane al pane e vino al vino, con il rischio di attirarsi qualche inimicizia di troppo.

    Filippo

  2. anonimo il said:

    La conversione ad una religione o a un’altra è un fatto personale, intimo, certo se fatta in mondovisione dal Capo spirituale di una religione che conta un miliardo di fedeli nella notte più solenne per la Cristianità tutta è meno intima e personale….E’ indubbiamente un diritto provocare pacificamente l'”avversario”, non lo è quando lo si fa in modo violento….Se è un diritto umano battezzare in mondovisione Magdi Allam, poi se ne assumano le conseguenze. Gli unici legittimati a porsi qualche domanda critica sull’evento politico mediatico della notte di Pasqua sono certamente solo i cristiani. Suggerisco come domanda: quale conformità di questo “stile” allo spirito evangelico? “tu prega nel segreto della tua stanza, perchè il Padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà”….mancanza di sobrietà, di stile, a mio giudizio di “spirito evangelico”, però certamente anni luce lontano dall’integralismo di chi minaccia con bombe…L’Islam è indubbiamente una religione intrinsecamente violenta, ha ragione Magdi Allam, come lo è ogni religione dogmatica però, compreso il cristianesimo dell’era Ratzinger e di tante altre epoche ahimè note a questo Occidente che, putroppo, tarda a tramontare…Non è violenza forse quella esercitata oggi dalle gerarchie ecclesiastiche verso i non credenti in Italia? Violenza, solo verbale anche se con effetti concreti, ma comunque sempre violenza, dal mio punto di vista intollerabile…Ogni religione è violenta nel modo che la società in cui è inserita le permette: l’Islam essendo inserito per la maggior parte in una società ancora primitiva dal punto di vista del benessere e delle conquiste sociali lo fa nel linguaggio che conosce: la violenza; il Cristianesimo imborghesitosi con le conquiste che l’Occidente ha fatto a suo discapito, e di cui avidamente si è appropriato, è violento con l’ipocrisia delle parole, e con la gestualità subdola…La prima intollerabile ai benpensanti come me, la seconda meno….fatto sta che poichè però essi, i cristiani, vivono fra noi, è anche giusto che al prossimo attentato compiuto dall’Islam, oltre che reagire verso di esso, qualche “vibrante protesta” potrebbe essere fatta anche verso il Santo Padre che, con la pace della propria coscienza, ne sarà comunque responsabile moralmente…Ospite in questo territorio nazionale italiano, per molti indesiderato, ne mette a repentaglio le sorti e la pace civile, approfittando dell’Alto Ruolo che riveste che lo rende immune non solo da tutte le giurisdizioni internazionali ma, più grave, lo rende anche immune dalle coscienze addormentate di molti…. Alessandro

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