CARLOTTA E CRISTICCHI

“Simone l’ho conosciuto nel 1999, grazie a Francesco Migliacci, allora produttore di entrambi. Ricordo che mentre firmavo il contratto con la casa discografica, lui mi parlava di questo giovane cantautore romano. “Ha un nome difficile da ricordare – mi disse – per questo stiamo pensando ad un nome d’arte”. Sono andata a sentirlo suonare a Roma, in un locale che si chiamava proprio “Il locale”. Saremo stati in tutto trenta-quaranta persone. E da allora non l’ho più lasciato”.

 

Lei è Carlotta, la cantautrice amerina che dopo aver scalato le classifiche con successi come "Frena" e “Mi chiamano Candy” e sfiorato la vittoria a Sanremo giovani, ha abbandonato lo star-system per un nuovo progetto, “Scarlatto”, con la quale – insieme ad un gruppo di musicisti umbri – è andata alla ricerca delle radici musicali della propria terra.

Lui è Simone Cristicchi. Una lunga gavetta come cantautore di nicchia, con tanti premi e nessun disco; poi il “tormentone per caso” dedicato a Biagio Antonacci e il grande successo popolare. Anche per lui una vittoria sfiorata a Sanremo giovani, nel 2006, che quest’anno si è trasformata in un trionfo nella sezione big con la delicata e intensa poesia sui manicomi, che è solo la punta di un intero iceberg dedicato ai matti che comprende un libro, un film e uno spettacolo teatrale.

 

Insieme saranno questa sera protagonisti di uno spettacolo inedito ed esclusivo che andrà in scena a piazza Europa alle 21.30, nell’ambito di “Terny città immaginata”, manifestazione diretta da Folco Napolini e promossa dal Consorzio Cometa con la collaborazione di Carit, Camera di Commercio, Comune e Regione.

 

Oltre al produttore, l’esperienza Sanremese e il rapporto critico con l’industria discografica, Carlotta e Simone hanno molto in comune, a cominciare da un musicista: Walter Sacripanti, batterista degli Scarlatto che da due anni fa parte della band di Cristicchi. Ed è proprio da questo anello di congiunzione che nasce il concerto di oggi; uno spettacolo in cui pop, jazz e folk si mescoleranno nel segno dell’allegria e dell’amicizia.

 

Cosa accadrà esattamente questa sera?

 

“Alle 21.30 inizierà il concerto degli Scarlatto, la band in cui io canto con Walter Sacripanti alla batteria, Davide Pieralisi alla chitarra, Riccardo Ciaramellari al piano e fisarmonica e Sandro Rosati al basso. Ad un certo punto, Simone salirà sul palco insieme al suo violinista, e insieme eseguiremo quattro brani del suo repertorio”.

 

Quattro duetti inediti con Carlotta e Cristicchi.

 

“Sì, ed è una cosa bellissima. Simone è un artista curioso, intelligente. Non si accontenta di rimanere sulla superficie, e ha una dialettica meravigliosa”.

 

Avete già collaborato in passato?

 

“Sì, io ho partecipato alle registrazioni del suo nuovo album,  cantando nei cori di due canzoni: una è la cover ‘dark’ di “L’italiano” di Toto Cutugno, l’altra è “Laureata precaria”, il seguito della celebre “Studentessa universitaria”. L’esecuzione dal vivo di questa canzone, stasera, sarà un’occasione unica anche per Simone, perché in tournée lui si serve di una base con la mia voce registrata; questa è la prima volta che la cantiamo insieme dal vivo”.

 

Il progetto “Scarlatto” è nato un anno fa. Come sta procedendo?

 

“Molto bene. Abbiamo all’attivo 60 concerti in tutta Italia e un album, che vendiamo attraverso il sito internet www.scarlatto.net e agli stessi concerti. Ora siamo a buon punto per il prossimo album, che segnerà anche una nuova dinamica artistica, in cui alla sonorità acustica che ci ha contraddistinti fino ad oggi si aggiungerà anche una dimensione elettrica, ma sempre nel rispetto nella nostra linea, che è quella della riscoperta delle radici, quindi sostanzialmente folk”.

(scritto per Il Giornale dell’Umbria del 1 giugno 2007)

 

extra

 

Intervista a Simone Cristicchi settembre 2006

 

Intervista a Simone Cristicchi – febbraio 2007

www.scarlatto.net

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3 commenti su “CARLOTTA E CRISTICCHI

  1. luimariano il said:

    Carlotta è simpatica e brava, non c’è dubbio. Di lei sento parlare da una vita, perché i suoi autori (non so però se tuttora con lei) sono di Nardò, amicissimi del cabarettista Andrea Baccassino, mio amico fraterno. Sapevo naturalmente anche di questa “comunanza” tra Simone e Carlotta, tramite Francesco Migliacci. Sarebbe stato bello sentirli assieme dal vivo.

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