Eventi o non eventi, questo è il problema. L’edizione 2008 delle manifestazioni valentiniane rischia davvero di diventare un dilemma amletico.
Se ad un mese dalla festa di San Valentino il Comune non ha ancora presentato alla città il calendario degli appuntamenti (generalmente la conferenza stampa viene convocata subito dopo capodanno) c’è da dubitare anche che di eventi in senso stretto si possa parlare. Niente da stupirsi, in realtà, visto che già lo scorso anno nell’improvvisato cartellone messo a punto in pochi mesi ben poco c’era di evento e ancor meno di valentiniano. Un autentico declino, quello vissuto dalle celebrazioni patronali negli ultimi tre anni, che nessuno – a Palazzo Spada – sembra avere intenzione di arrestare.
Nati ufficialmente nel 1989 con la costituzione, da parte del Comune e della Diocesi, della Fondazione San Valentino, gli eventi valentiniani avevano visto nel 2003, con la costituzione dell’omonima associazione, aprire all’intera città – e in modo trasparente e pluralista – la possibilità di contribuire a valorizzare al meglio la ricchezza che il santo degli innamorati rappresenta per Terni.
Oggi, con la chiusura definitiva dell’associazione (restata, dopo le dimissioni di Eros Brega, per due anni nel congelatore mentre il sindaco decideva il da farsi) anche gli eventi possono dirsi conclusi, e di valentiniano rimane solo un budget – un paio di centinaia di migliaia di euro – messo a disposizione dal Comune e ripartito fra enti enti e associazioni per finanziare le proprie autonome iniziative senza nemmeno una parvenza di progettualità e coordinamento.
Archiviata per sempre, dunque, l’epoca in cui a Terni in febbraio arrivavano personaggi del calibro di Michail Gorbaciov e Roberto Benigni, il cartellone di appuntamenti che verrà presentato nei prossimi giorni offrirà – salvo sorprese dell’ultim’ora – interessanti momenti di cultura e di divertimento, ma nessuna grande celebrazione né dell’amore né tantomeno del suo patrono, visto anche che l’unico vero evento in materia – l’inaugurazione del portale della basilica realizzato da Dino Cunsolo – è stato anticipato al 16 dicembre.
Oltre ai soliti concerti d’inverno – tra gli altri, ci saranno i Negramaro – e il premio San Valentino, che sarà assegnato quest’anno ad una personalità di rilievo internazionale (ma non del livello di Gorbaciov, Wolfenshon o Rugova) pochi altri saranno gli appuntamenti che daranno lustro all’edizione 2008: tra questi l’incontro-dibattito con Massimo Cacciari e il recital di Angelo Branduardi dedicato a Francesco d’Assisi.
Infine, il paradosso: se il vescovo Paglia da anni ripete che San Valentino "non è la festa dei cioccolatini" quest’anno uno degli appuntamenti di punta del cartellone sarà la serata dedicata a Lezioni di cioccolato, il film interpretato da Luca Argentero, Violante Placido, Neri Marcoré e Monica Scattini, prodotto per celebrare i cento anni della Perugina. E qui si ravvisa almeno un po’ di coerenza: l’azienda umbra oggi in mano alla Nestlé è infatti l’unica che, da anni, è riuscita a fare davvero di San Valentino un vero e proprio evento. Commerciale e consumistico.
(da Il Giornale dell’Umbria dell’11 gennaio 2008)