MI SPOSO

 

Sono elegantemente vestito di nero e sto per andare in chiesa, mi sposo.

Nella chiesa, una grande chiesa in mezzo alla piazza mi stanno aspettando gli invitati.

Lei, la mia bionda fidanzata, bellissima nel suo vestito bianco, è già arrivata. Si chiama Lorella.

Ma chi è?

Improvvisamente mi vedo in una sala d’ospedale: sono ferito e lei mi sta curando.

E’ un’infermiera; deve essere successo qualcosa tra di noi, e ora la sposo.

Sono davanti la chiesa, pronto ad entrare, sto per sposarmi; ma non riesco a capire come sia arrivato a questo punto, è successo tutto così in fretta che non riesco a rendermi conto perché sono qui, davanti ad una chiesa con una ragazza che mi aspetta all’altare.

Mi sposerà don Pio, il prete che mi ha seguito per tre anni al gruppo parrocchiale di San Salvatore, di cui ho fatto parte fino a tre anni fa.

Fino all’anno scorso è stato il mio confessore e tuttora frequenta la mia casa come amico di famiglia.

Attraverso dei flash che mi riportano ad alcune situazioni cerco di ricostruire come un puzzle il mio fidanzamento. Sto per sposare Lorella, una sconosciuta, o quasi.

Non voglio sposarmi, non mi sento ancora pronto. É successo tutto così in fretta… ancora non riesco a capire perché sono qui.

Non voglio sposare Lorella, è una brava ragazza, ma la conosco appena, e non riesco ancora a capire perché…

…Perché mi sto per sposare?…

sono stato travolto dagli avvenimenti senza rendermene conto, e adesso   sono   qui, elegantemente vestito di nero, davanti alla chiesa, e sto per sposarmi con la mia fidanzata.

La mia fidanzata…

… non sono mai stato fidanzato in diciannove anni, e adesso mi sposo…

Lorella… è carina, è molto carina, ma… ma non so   chi sia!… la mia fidanzata… ma non riesco a ricordare niente di noi… la conosco da poco… è successo tutto così in fretta…

Sono elegantemente vestito di nero davanti alla chiesa piena di invitati, sto per sposarmi con una ragazza che, probabilmente, è perfetta per me.

Ma… sono stato travolto dagli avvenimenti, mi sento chiuso in una gabbia dorata… e voglio fuggire.

Non voglio sposarmi, non mi sento pronto.

Non voglio sposarmi, non ancora. Che posso fare?

Mi stanno aspettando tutti, stanno aspettando lo sposo.

Sono il festeggiato, mi piace essere il festeggiato.

Sto per sposare una bellissima ragazza; dovrei essere felice.

Dovrebbe essere il giorno più felice della mia vita.

Voglio fuggire. Non mi voglio sposare.

Cosa posso fare?

Mi piacerebbe fare come si vede in tanti film, e alla fatidica domanda: “Vuoi tu Arnaldo sposare la qui presente Lorella?”, rispondere: “No!”, ma non posso, il rito nuovo ha una formula diversa, rifiutare sarebbe molto meno eclatante, e molto più imbarazzante.

Adesso entro, vado da Lorella e le dico in un orecchio:

“Non ti amo”.

Ho paura. Non avrò mai il coraggio di farlo.

Sono in fondo alla chiesa, mi stanno aspettando tutti, devo sposarmi.

La gente, non vedendomi arrivare, comincia a preoccuparsi, ma don Pio, che mi conosce bene, li tranquillizza:

“É semplicemente in ritardo, come al solito”.

Non voglio sposarmi, non ancora, non mi sento pronto.

Esco dalla chiesa e scappo, sì, fuggo via, ma sento i miei piedi pesanti, la mia corsa è rallentata, ma continuo a scappare, non mi voglio sposare, non con Lorella, non ora.

Sento già le voci di mia madre e mio padre che urlano:

“Sei pazzo! Con tutti i soldi che abbiamo speso per le partecipazioni e le bomboniere!”.

Non mi importa, forse non tornerò a casa, forse me ne andrò da Terni per non dover più guardare in faccia tutta quella gente, e Lorella…

Scappo, continuo a fuggire, ma Fulvio mi raggiunge:

“Arnaldo, ma che ti prende? Perché sei fuggito così dalla chiesa?”.

“Non mi voglio sposare, non ancora, non voglio”.

Continuo a fuggire e comincio ad avere la percezione che si tratti solo di un sogno.

La cosa diventa più divertente, mi tranquillizzo; non mi sposerò con Lorella, perché non esiste.

Poi mi sveglio.

Strano sogno.

E pensare che ogni volta che vedo un matrimonio provo una certa invidia per chi ha trovato l’anima gemella.

Mi piacerebbe trovarla, mi piacerebbe sposarmi.

Ma non di certo con una Lorella qualsiasi; non basta che sia perfetta per me, deve essere speciale.

Forse prima non lo sapevo.

Chissà come mai ho fatto un sogno così strano… forse perché si è sposata tanta gente che conosco, forse perché si è sposata una mia amica che ha appena tre anni più di me.

Bah!

Stamattina con Fulvio e gli altri dovevamo suonare ad un matrimonio, ma gli sposi non si sono presentati.

Niente paura, avevamo semplicemente sbagliato messa.

 

Settembre 1994

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