LEA

Ho appena visto, replicato su Rai 4, LEA di Marco Tullio Giordana, che avevo perso all’epoca della sua messa in onda.

E’ un film importante perché racconta la storia di una vittima della mafia poco conosciuta: Lea Garofalo, di cui io stesso – ammetto – non sapevo nulla, e della sua eroica figlia Denise, che a diciassette anni ha avuto il coraggio di denunciare il padre e gli zii per l’omicidio della madre riuscendo a farli processare e ottenere l’ergastolo.

E’ particolarmente significativo che il film sia stato diretto da Giordana, perché proprio Lea aveva fatto vedere a Denise “I cento passi”, sulla vita di Peppino Impastato, preannunciando che ne avrebbe seguito il destino.

Nel film compare anche – credo per la prima volta in un film – don Luigi Ciotti, interpretato da Diego Ribon, il Bernardo da Quintavalle del “Francesco ” di Liliana Cavani.

Nei panni di Denise invece c’è Linda Caridi, tra le più grandi attrici della sua generazione. L’avevo conosciuta a teatro, nel bellisimo “Peter Pan guarda sotto le gonne” di Liv Ferracchiati e devo dire che anche sullo schermo si conferma un’attrice dalla straordinaria intensità.

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