IT

Devo assolutamente ricordarmi chi mi aveva parlato bene di

IT

facendomi perdere un viaggio in aereo per vedere questa – è il caso di dire – pagliacciata.

Io non l’ho letto il libro: me ne parlando come di un capolavoro, fonti non esattamente oggettive (fan di Stephen King) ma ci posso pure credere, anche se con grande fatica. Significherebbe che il regista, del romanzo, non ha capito assolutamente nulla. Perché io non ho mai visto un film horror così ridicolo, in confronto al quale “Scream” diventa un film di Hitchcock.

(tre motivi per cui IT 2017 è completamente idiota)

1. La versione italiana ci mette del suo: i personaggio chiamano il mostro “It”, come se fosse un nome. In realtà “It” significa “Esso”. Ovviamente il significato cambia completamente, se chiamo per nome un mostro o se lo chiamo semplicemente “esso” o “lui”.

2. Il mostro assume la forma della paura. Quindi, come Dracula, ha mille forme, non solo quella del clown. Nel film la cosa è gestita in modo del tutto anarchico e casuale. Importa poco al regista scavare nelle paure infantili: a lui interessa il mostro e basta.

3. Pennywise è un clown. E un clown fa ridere. L’idea geniale di Stephen King era proprio l’idea della creatura più buffa e divertente che diventa il Mostro. E questo contrasto era reso bene dall’interpretazione di Tim Curry nella versione del 1990. Qui, invece, anche l’immagine viene stravolta: It non si presenta come un clown, ma come un “clown demoniaco”, come uno demonio che deforma l’immagine classica del clown. In questo modo rovina tutto, “spoilera”, “telefona” insomma anticipa la rospresa che dovrebbe essere alla base del terrore, annullandone l’effetto e Pennywise diventa né più né meno che qualsiasi altro mostro brutto e cattivo.

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