Io sono solo e loro sono tutti (F.D.)

Allora, vediamo se stavolta riesco a non essere ambiguo:
 
Si può essere contro il consumo di droghe e a favore della legalizzazione della cannabis.
 
Si può essere contro l’aborto e sostenere la legge che tutela la salute delle donne che lo praticano.
 
Si può essere contro l’omofobia e tutelare il diritto ad esprimere il proprio dissenso riguardo ad una legge in discussione in Parlamento.
 
Si può pretendere che i criminali restino in galera ma per riabilitarsi e non a marcire.
 
Si può condividere il merito ma non il metodo, o apprezzare il metodo ma non essere d’accordo nel merito.
 
Si può essere antifascisti e studiare il crimini delle brigate partigiane.
 
Si può sostenere la libertà religiosa senza condividere i precetti di una religione.
 
Si può votare un partito e criticare i suoi esponenti e i suoi elettori.
 
Si può difendere un’idea con convinzione e tenacia e dare la vita per tutelare il diritto di chi ha idee diverse ad esprimere la propria opinione.
 
No, non sono io che sono ambiguo: siete voi che siete ebeti e ottusi, non sono io che faccio il democristiano, che amo i distinguo per dare un colpo al cerchio e un altro alla botte: siete voi che rifiutate di ragionare e dialogare, siete voi che rifiutate il pensiero critico e cercate solo un esercito in cui intrupparvi; voi che conoscete solo la cultura della curva dello stadio, voi che non cercate idee ma bandiere e slogan.
 
Siete voi, fascisti e comunisti che non conoscete né il fascismo né il comunismo, voi bigotti e anticlericali che non avete mai letto una pagina di Vangelo.
 
Siete voi pecore da piazza, conformisti da social.
 
Siete voi che siete quello che siete solo perché ve l’hanno detto.
 
Io chiedo cosa pensi, voi chiedete con chi stai.
 
Voi chiedete chi sei, io chiedo cosa fai.
 
Voi chiedete da dove vieni, io chiedo dove vai.
 
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