INSIEME PER SEMPRE

“Tanto non ti lascio andare da sola. Appena muori tu, ti raggiungo subito” aveva detto Marino all’anziana moglie Cesira, gravemente ammalata. E ha mantenuto fede alla promessa: Cesira è morta domenica, Marino mercoledì.

Quando nel febbraio del 1937 si erano sposati dopo tre anni di fidanzamento si erano giurati amore “finché  morte non ci separi”. Ma dopo 74 anni di vita insieme, hanno deciso di non lasciarsi separare nemmeno dalla morte, e stringere il loro abbraccio nell’eternità come Sabino e Serapia, i due innamorati sposati da San Valentino: quando Serapia si era improvvisamente ammalata, narra la leggenda, Sabino – legionario romano convertito per amore al cristianesimo – era morto d’amore tra le sue braccia. Nati entrambi a Massa Martana, 94 anni lei e 95 lui, Marino e Cesira si erano conosciuti ad Acquasparta il 22 novembre del 1934, durante la festa di Santa Cecilia.

“Da allora non ci siamo più lasciati e ancora non siamo stanchi di stare insieme” avevano detto al Giornale dell’Umbria l’anno scorso, in occasione dei 70 anni di matrimonio. Della loro lunga storia d’amore si era occupato anche, in seguito, il programma Festa Italiana, condotto su Raiuno da Caterina Balivo.

“Sono sempre stati una coppia molto unita, si capivano con un solo sguardo, senza bisogno di tante parole” ricorda monsignor Antonio Maniero, parroco di San Salvatore. 

La piccola casa di Marino e Cesira era proprio di fronte alla chiesa e i due sposi “erano molto presenti nella comunità cristiana e davvero senza di loro la parrocchia è più povera. La loro testimonianza era molto semplice, ma amorevole. Marino sentiva la chiesa come una cosa sua, si occupava di tutto, e Cesira era sempre presente e chiedeva una preghiera a tutti e per tutti. Ha vissuto l’impegno cristiano con grande semplicità e con molta continuità”.

Ed è stata proprio la parrocchia a festeggiare la longeva coppia lo scorso anno per l’anniversario di matrimonio. “A Massa Martana ci conoscevamo di nome – avevano raccontato in quell’occasione – ma non c’eravamo mai incontrati fino a quel giorno, ad Acquasparta”.

Anche se ad Acquasparta, quel giorno, Marino c’era andato per un’altra donna: “Facevo l’amore con una ragazza di lì. Siamo stati insieme per due o tre mesi. Ma quella era una ragazza da passeggio, non una donna da sposare. Per sposarsi bisogna trovare una donna che sa cos’è la famiglia e quando ho conosciuto Cesira ho capito subito che era la persona giusta”.

Anche se il fidanzamento, raccontava lei, glie l’aveva fatto sudare: “Mi aveva corteggiato per una settimana. Io non volevo fidanzarmi, ma è stato così insistente che alla fine ho ceduto al suo amore”. E ha scelto di stare con Marino. Per sempre.

(da Il Giornale dell’Umbria del 22 luglio)

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