Il titolo non gliel’ho dato però Andrea Giuli ne ha trovati di meravigliosi: Anatema del coglione in abitacolo, il Coglione automunito, L’assassino in abitacolo, L’inutile che guida.

Il vero nemico non è l’immigrato
né il razzista
Il vero nemico non è la feminazi
né il maschilista
Il vero nemico non è il gay
e nemmeno il fascista
Il vero nemico
È l’automobilista
E tu non lo sai
Perché lo sei
Turpe creatura in scatola
Frustrata e rancorosa
Che passi la giornata a cercare parcheggio
imbottigliata in un girone autostradale
Dispensatore di veleno
Nell’aria e nel suono
Arrogante padrone della strada
Aggressivo, violento
Assassino di Bonvi e di Serianni
E di trecento pedoni all’anno
quanti ne fai di danni
e nessuno lo dice
Ladro di spazio
brevipene omiciattolo
Che rosichi vedendomi sfrecciare al tuo fianco
Con un mezzo piccolo ecologico
E mi deridi come fosse un giocattolo
E inveisci e insulti e strombazzi
Se attraverso la strada sulle strisce
Le strisce le hai viste le strisce
Imbecille
Devi rallentare e invece acceleri
Per intimorirmi
Per farmi retrocedere aspettare
E sfrecci a cento in pieno centro
Quanto ho goduto quel giorno di fronte al Colosseo
In cui gli ambientalisti si sono sdraiati all’incrocio
Non è così che si protesta civilmente
Hai detto
Coglione
È strombazzando, invece, che si protesta civilmente?
L’hai fatta la scuola guida, asino?
Non sai che il clacson si usa in caso di pericolo
Non in caso di traffico
O di pedone lento
O di monopattino che circola in mezzo alla carreggiata
Coglione
Che tu possa non passare la prossima revisione
Che tu possa cercare parcheggio in eterno
Che il tuo macchinone sia preda di predatori di ogni sorta
Imbecille
che tu possa far tante scintille
andando a sbatte forte
Senza fatte troppo male
certo
Ma con tutte le ossa rotte.
(2023)
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