Quello che ancora non hanno capito, gli organizzatori dei mega-eventi come quello di ieri ad Assisi, che continuano a puntare tutto sulla retorica e sul trionfalismo, è che papa Francesco non è Benedetto, ma non è nemmeno Giovanni Paolo II.
Non credo gli interessino i grandi numeri, né le folle adoranti. Penso gli interessi il contatto diretto, parlare con la gente.
Wojyla aveva il carisma della rockstar: amava trovarsi di fronte a folle oceaniche che lo osannavano e dire: “Vi amo tutti”!
Bergoglio, invece, ha il carisma del parroco. E io penso che se ieri, a Santa Maria degli Angeli, anziché essere 40mila fossimo stati 40 per lui non sarebbe cambiato niente; anzi, forse sarebbe stato persino più contento, perché avrebbe potuto abbracciarci tutti, uno per uno. Ascoltare davvero quello che avevamo da dirgli e non i discorsi preparati dalla Cei; e poi parlare, non arringare.