Aboliamo il Concordato

Aboliamo il Concordato.
Ma aboliamolo davvero.
Ricacciamo massoni e socialisti in Piemonte, e lasciamoli governare dai Savoia.
Aiutiamo i nostri fratelli meridionali a riprendersi la loro terra, depredata per un secolo e mezzo dai padani e abbandonata in mano alle mafie.
Distruggiamo tutti i monumenti del sanguinario e stragista Giuseppe Garibaldi.
Chi invoca l’Ottobre Rosso si accomodi pure in Russia, in Corea o in Birmania, dove troverà la democrazia e il rispetto delle minoranze che merita.
La Toscana torni Gran Ducato, e San Marino si liberi dell’ingerenza nefasta della politica italiana.
Tornino finalmente le multe per chi bestemmia nelle piazze della nostra Capitale, che i papi hanno reso una meraviglia.
Abbiamo il capo di Stato più serio, onesto e autorevole al mondo, una burocrazia efficiente, istituzioni che funzionano da 1500 anni senza ricatti, spartizioni di poltrone e cambi di casacca, una stabilità di governo che se la sognano pure in America, un rispetto per le minoranze che arriva a togliere i crocifissi da tutte le stanze quando entra il rappresentante di altre religioni, un’amministrazione che investe sulla solidarietà, l’educazione e il sostegno ai poveri anziché su armi, mazzette e frecce tricolori, un sistema sanitario invidiato ovunque e anche il vaccino anti Covid obbligatorio per tutti da febbraio.

Aboliamolo, il Concordato.

P.S. Ad uso degli analfabeti funzionali

Trattasi di provocazione ironica per ricordare come il Concordato tra l’Italia e il Vaticano non sia un insieme di privilegi assegnati alla Chiesa per servilismo da parte dello Stato laico, ma di un accordo di pace siglato per mettere fine a un conflitto tra uno Stato invasore e uno Stato invaso e depredato di tutti i suoi beni.
Per intenderci, quello che Israele si rifiuta di fare in Palestina e la Cina in Tibet.
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