(11 VOLTE) IL GIORNO DI SAN VALENTINO

2007

Per la prima volta in cinque anni che stiamo insieme, passo San Valentino con la mia ragazza. D’altra parte lei vive in Polonia e per un giornalista ternano quello di San Valentino è il giorno più importante dell’anno e non posso certo passarlo fuori città. Ma lei adesso che si è laureata ha finalmente deciso di trasferirsi a Terni.

Per l’occasione raccontiamo la nostra incredibile storia d’amore in un programma pomeridiano di Rai Uno condotto da Caterina Balivo. E’ il mio fatidico quarto d’ora di celebrità profetizzato da Andy Warhol.

Ad ogni modo, fra cinque mesi ci lasceremo.

2008

La mia ex fidanzata mi confida che il suo nuovo ragazzo – quello per il quale mi ha lasciato sette mesi fa – le ha chiesto di sposarla. Intanto a Terni gli Eventi Valentiniani, dopo un decennio di gloria, si sono già avviati verso l’inarrestabile declino, e io tuono attraverso le pagine del Giornale dell’Umbria e il microfono di Radio TNA contro le manifestazioni organizzate con il Ladrocinio del Comune.

Sento così tanto il bisogno di avere qualcosa che abbia davvero a che fare con San Valentino, che la prossima estate inizierò a scriverne la storia, sotto forma di soggetto per un film.

Per la cronaca, entro breve la mia ex ragazza si lascerà anche con il suo ex ragazzo e mi rimpiangerà.

2009

Passo la festa con la mia nuova ragazza, ma senza alcun contesto romantico: con un gruppo di amici artisti, infatti, abbiamo deciso di rispondere ai ladrocini pubblici organizzando un contro-festival valentiniano: dieci giorni di appuntamenti e il momento clou, ovviamente, è il 14 febbraio: incontro con Alessandro D’Alatri e proiezione del suo Casomai, il più bel film sul matrimonio mai girato. Sono emozionatissimo perché D’Alatri è il mio regista preferito e ci siamo conosciuti pochi mesi fa per il Terni Film Festival. L’incontro è straordinario e memorabile e la mia ragazza mi sta accanto e mi sostiene.

Prima dell’incontro, una giovanissima artista che partecipa al festival si esibisce poco lontano, e poi viene da noi. E’ il nostro primo incontro.

2010

La seconda edizione di StraValentino è meno incazzata. E’ cambiata la giunta e vogliamo dare fiducia al nuovo assessore lavorando con lui. Passo la giornata con un gruppo di amici artisti, tutti single, con cui improvvisiamo sketch di teatro di strada e serenate d’amore su commissione.

2011

Il momento clou della terza edizione di StraValentino è ancora una volta all’insegna di Alessandro D’Alatri: riusciamo a convincere il Comune a mettere in scena al teatro comunale Scene da un matrimonio di Bergman, con Daniele Pecci e Federica Di Martino. Io, però, non vedo lo spettacolo perché vado a cena con la giovanissima artista di cui sopra.

Ci siamo messi insieme a novembre e lei – due giorni fa – voleva lasciarmi. Ma io sono un inguaribile romantico e mi piace chiudere i cerchi, così l’ho convinta a darmi una piccola proroga e a lasciarmi il giorno di San Valentino. Ci concediamo un’ultima cena romantica al nostro ristorante, l’ultimo bacio. E poi addio.

2012

Sono così confuso che non so nemmeno di chi sono innamorato, ma immagino di quell’attrice a cui dedicherò – non a caso – un personaggio del mio romanzo. Ma lei pensa ad altro.

Ad ogni modo la quarta edizione di StraValentino è la più grandiosa e incazzata di tutte. E’ finito il tempo della fiducia, e gli eventi finanziati dal Comune sono così penosi  che il nostro più che contro festival quest’anno è il vero festival di San Valentino: riusciamo a coinvolgere tutte le migliori energie del territorio diventando un punto di riferimento per l’intera città. Proprio il 14, però, decidiamo di lasciarlo sottotono perché abbiamo capito che i ternani vogliono farsi le cenette romantiche. Così ci limitiamo a promuovere una cena per single.

Io, comunque, in testa più che una donna ho un libro: cinque mesi fa ho scritto le prime righe del mio romanzo su Valentino, e appena sarà finito il festival mi tufferò nella scrittura febbrile.

2013 

Decido di chiudere StraValentino perché mi sono reso conto che sta diventando solo palcoscenico per artisti in cerca di spazio e rischia di perdere lo spirito con cui era nato. E’ un gran finale: un numero speciale di “Adesso”, tre speciali televisivi di “Adesso in onda” e addirittura un film che ne racconta la storia.

Il 14 va in scena una maratona di arte di dodici ore: dalle due di pomeriggio alle due di notte. Partecipa tantissima gente ma io mi sembro più un vigile urbano che un direttore artistico e alla fine della serata mi sento molto depresso. La mia situazione sentimentale è analoga: c’è fin troppo traffico tra le mie lenzuola, eppure non sono mai stato così solo.

In compenso ho appena finito di scrivere il mio romanzo su San Valentino. Sulle prime copie, destinate agli amici e alle case editrici, ci ho scritto sopra proprio StraValentino. 

2014

Passo la mattinata in piazza San Pietro, dove incontro papa Francesco e gli consegno una copia del mio romanzo Valentino. Il segreto del Santo innamorato, appena pubblicato da Dalia.  Sono l’unico single presente all’incontro tra il nuovo papa e le coppie di fidanzati organizzato dal Pontificio Consiglio per la famiglia. A me spetta il compito di far capire al papa che Valentino è stato anche un uomo, prima di diventare una festa.

Tornato a Terni – dove nel frattempo il libro debutta alla basilica di San Valentino – passo la serata all’Irish a festeggiare. E non ho ancora finito.

2015

Maratona di poesie di 12 ore al Cenacolo San Marco, da mezzogiorno a mezzanotte. Organizza Alban, io assecondo con un poco di diffidenza. Intanto la promozione del Segreto del Santo innamorato, dopo una cavalcata trionfale di un anno, sta iniziando a rallentare. Le librerie di Terni lo tolgono dalla vetrina. Stiamo sparando le ultime cartucce. Durante il pontificale, però, osservando le statue e i dipinti nella basilica, trovo  l’ispirazione per Valentino 2.

2016

Sono a cena con la giovanissima artista di cui sopra. Ci siamo finalmente ritrovati dopo anni di lontananza ma proprio questa sera ho organizzato una proiezione speciale di Popoli e Religioni con il film Figli di Maam di Paolo Consorti, che ha anche realizzato il cortometraggio Valentino con ghiaccio da me interpretato e la statua di un Valentino giovane e innamorato ispirata al mio libro. Dopo il film con Lei ce ne torniamo  – dopo cinque anni – in quello stesso ristorante. Poi, prima di salutarla, le regalo una copia di quel romanzo che proprio lei aveva ispirato.

2017

La donna che amo è dall’altra parte del mondo. Ma mi è vicina come mai nessuno è stato.

Per la prima volta passo tutta la festa in trasferta. Sono a Bussolengo, città a due passi da Verona di cui è patrono proprio Valentino. Dopo aver letto il mio libro, il sindaco Paola Boscaini ha deciso di costruirci sopra un intero progetto di marketing territoriale per rilanciare l’economia della città e far conoscere il santo nel mondo. Così ha registrato il marchio “La Rosa di San Valentino” e lo ha dato in concessione alle aziende che aderiscono al progetto. Arrivato in città ritrovo il logo ispirato alla copertina del libro e la storia che io creato su volantini, manifesti e gigantografie. La gente mi ferma per strada chiedendomi: “Ma è lei lo scrittore?”.

Tra i prodotti del marchio “La rosa di San Valentino” ci sono monete, tortellini, scarpe, gioielli e – ovviamente – una rosa appositamente brevettata da un produttore internazionale e che riproduce quella da me descritta nel romanzo. Passo la giornata a seguire gli eventi e a firmare le copie del libro. E a ringraziare Skype.

 

 

 

 

 

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